Coltivare è il gesto più antico, forse il primo che ha consentito di parlare di civiltà. Coltivare un orto a scuola è coltivare prima di tutto dei saperi. Saperi che hanno a che fare con i gesti, con un apprendimento esperienziale che le generazioni più giovani non sempre hanno modo di sperimentare.
Coltivare a scuola è un modo per imparare. Imparare a conoscere il proprio territorio, il funzionamento di una comunità, l’importanza dei beni collettivi e dei saperi altrui. Coltivare l’orto a scuola è un’attività interdisciplinare adattabile ad ogni età, un’occasione di crescita in cui si supera la divisione tra insegnante e allievo e si impara condividendo, gesti, scelte e nozioni, oltre che metodo.
Sono sempre più numerose le scuole che in Italia e nel mondo introducono la cura dell’orto come attività didattica o di svago per gli studenti. Coltivare l’orto, piantare i semi, innaffiare le piante e vivere la gioia del raccolto aiuta gli studenti di tutte le età a ritrovare il contatto con la natura che purtroppo rischia sempre di più di andare perduto.
Le attività didattiche legate all’orto si possono inserire nelle materie scolastiche di tipo scientifico e non solo. Si possono infatti invitare gli studenti, in base alle età, a fare delle ricerche sulla tipologia degli ortaggi, sulle cure di cui hanno bisogno e sugli elementi botanici da tenere in considerazione per riconoscere le piante. Gli orti scolastici possono diventare protagonisti interdisciplinari per stimolare negli studenti l’amore per la natura e il rispetto per l’ambiente.